Susan Stockwll espone quest'opera in Mapping the immagination, una mostra in corso al Victoria&Albert di Londra. Ogni mappa è in parte il prodotto della nostra immaginazione, colorata e conformata dalle condizioni sociali, politiche, culurali e dall'esperienza personale di chi la redige: mappe per informare o per divertire, abbellite dall'immaginazione, che mostrano luoghi inventati e lavori di artisti che hanno adattato l'iconografia della mappa all'espressione della loro esperienza e idea di un luogo.Così sono anche le "creografie" di Lieven Neirinck, carnettista invitato a Clermont 2007. Sui limiti della cartografia razionale ha scritto Davide Fassio, altro viaggiatore col taccuino che si interessa di mappe mentali e psicogeografia. Christian Nold ha invece graficizzato una San Francisco Emotion Map, rilevando le sensazioni provate da 100 persone durante una giornata in giro per la città, una mappa collettiva che si può anche esplorare in rete in versione 3d. Quest'estate a New York Moleskine ha offerto mappe da personalizzare e poi condividere ai visitatori di Detour. E su Moleskinecity è segnalata una mappa del rumore di Londra, elaborata da Simon Elvin.
La seicentesca "Carta del paese della tenerezza" di Madame de Scudéry ha invece ispirato l'Atlante delle emozioni di Giuliana Bruno.
Che queste mappe possano ispirare gli autori di NaTour, la mostra collettiva di taccuini che sto preparando per Galassia Gutenberg.
La seicentesca "Carta del paese della tenerezza" di Madame de Scudéry ha invece ispirato l'Atlante delle emozioni di Giuliana Bruno.
Che queste mappe possano ispirare gli autori di NaTour, la mostra collettiva di taccuini che sto preparando per Galassia Gutenberg.
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