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I paesi che si affacciano sul Mediterraneo sono un soggetto classico per tali racconti di viaggio, luoghi particolarmente cari all’artista spagnolo, nuovamente a Napoli per mostrare le sue suggestive Agende e quaderni di viaggio. A Roma e in Cappadocia, in Marocco e durante il recente atelier itinerante di Pathmos, gli acquerelli nei grandi album rilegati colgono l’essenza dei luoghi, leggendo il paesaggio nel suo mutevole rapporto con la luce.
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Nelle agende, disegni e collage registrano velocemente i pensieri e gli incontri quotidiani.
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Mostra a cura di
Studio Eikon. Altre foto
qui.
I quaderni di Pedro Cano in mostra a Galassia Gutenberg, Napoli Castel dell'Ovo, dal 1 al 4 aprile 2006.
In rete ho trovato solo qualche immagine dal catalogo
Le città invisibili, due recensioni della
stessa mostra, altri
acquerelli qui e due interviste in spagnolo
qui e
qui.
Commenti
Con tono raffinato e semplice ci illustrò "Las ciudades invisibles"; una serie di acquerelli che realizzò pensando alle città invisibili di Calvino.
Inusuale progetto tra la metafora e il paradosso dell'infinito.
La difficoltà consisteva nel racchiudere simbolicamente scenari fantastici, articolati attraverso descrizioni visive della mente, e impressionarli su carta.
Il valore cognitivo del disegno è stato interpretato come linfa virtuale della rappresentazione.
In quelle tavole ci ritrovai i racconti di J.L.Borges; la bibilioteca di Babele, Uqbar, Tlon.
Lo feci notare agli altri studenti, alcuni annuirono, altri insistevano nell'avvicinarlo al linguaggio di Magritte;
Lui negò di essersi ispirato ai surrealisti.
Non ci ho mai creduto.
Curioso di vedere altre tavole di questo grande artista ancora poco conosciuto, porgo i miei saluti agli organizzatori di GalassiaGutenberg.
gabrielemusella@iol.it