
Quattro giorni in Cambogia sono una pazzia, soprattutto a luglio, nella stagione delle pioggie. Ma ero a Singapore e ho seguito un gruppo di amici disegnatori e non me ne sono pentita.

Il sito archeologico vicino a Siem Reap è immenso. Con l'amico Lapin abbiamo scelto tre templi: Angkor Wat, che da il nome a tutta l'area, Ta Prohm (quello famoso per via di Tomb Rider...) e Bayon, il tempio dai mille volti di Budda.

Disegnare è stato difficile, per via del caldo soffocante, della sveglia alle 5 di mattina per non fare la coda, dell'assenza di ombre e di contrasti per via del clima umido e nuvoloso, ma ognuno ha i suoi rituali... Il nostro in questo caso si è intersecato con il rito più diffuso oggi: quello del selfie.


Per qualche strano motivo siamo stati presi di mira, assieme ai templi, in un modo così invadente da essere costretti a volte a chiudere il quaderno per avere un po' di tregua. Due milioni di visitatori all'anno, un flusso ininterrotto di persone che rendono omaggio ai templi agitando, invece che i bastoncini di incenso, le prolunghe dei telefonini.

E' stato bello quando un monaco è venuto a sedersi accanto a me per sfogliare il mio taccuino. Avrei avuto un milione di domande da fargli ma purtroppo non parlava inglese. E' riuscito comunque a dirmi che avrei dovuto stare più a lungo e che in fondo i soldi (per prolungare il viaggio) non sono così importanti.
In Cambogia, dopo i tragici eventi degli anni Settanta, il boom di visitatori è recente. La povertà è molto visibile. Le persone che abbiamo incontrato erano comunque molto gentili e rispettose. Al contrario dei turisti, che pure sono necessari.

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Commenti
L'ho inserisco nel mio diario di viaggio! :)
http://www.francescofontana.net/