5 anni di Sketchcrawl, intervista a Enrico Casarosa


Sabato scorso è stato il 25° World SketchCrawl: centinaia di persone sparse in tutto il mondo, a gruppi o da sole, hanno disegnato senza sosta, per il piacere di raccontare la loro città o la loro giornata con parole e immagini e condividere le proprie pagine sul web. Per l’occasione ho intervistato Enrico Casarosa, storybord artist alla Pixar, autore di fumetti, illustratore e sketcher di origini genovesi, ideatore di queste maratone mondiali del disegno.



Enrico, quando e come ti è venuta l’idea dello SketchCrawl?


Nell’estate 2004 pensai di passare un intero sabato disegnando in giro per San Francisco. Senza fermarmi mai. Il nome sketch crawl mi venne in quell’occasione, pensando al pub crawl (crawling significa trascinarsi lentamente, ad esempio di pub in pub… fino all’ubriachezza totale)

La sensazione provata dopo questa maratona di disegno lunga un giorno fu esaltante. Avevo riempito 19 pagine del mio taccuino con acquerelli, ero sfinito ma soprattutto mi ero molto divertito.

L’idea in seguito prese una forma più collettiva, quando cominciai a coinvolgere alcuni colleghi disegnatori. Ci accorgemmo subito che scambiarsi i taccuini e guardare i disegni degli altri a fine giornata era uno degli aspetti più piacevoli.

A novembre 2004 decisi con l’aiuto di internet di farne un evento globale, una vera maratona mondiale del disegno che coinvolgesse più gente possibile, in tutto il mondo. Da quel momento le città e i disegnatori coinvolti sono in crescita costante e sempre più persone partecipano al gioco. E’ una sensazione magnifica sapere che mentre stiamo disegnando ci sono centinaia di persone in giro per il mondo con carta e penna che stanno facendo la stessa cosa.


Perché è così importante per te disegnare sul posto e perché disegnare insieme, condividendo poi i propri disegni?


L’atto di disegnare ha qualcosa in comune con la meditazione, ti obbliga a rallentare e a dare veramente importanza a quello che vedi. Questea lentezza, contrapposta alle nostre vite frenetiche, è subito apparsa come l’aspetto più prezioso delle maratone del disegno. Funziona anche disegnando in un interno o nella propria casa: ci sono molte cose da osservare persino nel nostro soggiorno. Tuttavia incontrare artisti all’aperto e passare lo SketchCrawl insieme permette di conoscere persone interessanti che condividono la stessa passione per il disegno e di mostrarsi reciprocamente i taccuini.



Come si sta evolvendo lo SketchCrawl e come vedi il futuro di queste sorprendenti maratone di disegno?


Il World Wide SketchCrawl sta raggiungendo sempre più persone. Ogni appuntamento – ne teniamo circa quattro all’anno – coinvolge nuovi artisti. Spero continui a crescere. In futuro vorrei rendere più semplice il caricamento dei disegni dello SketchCrawl (per pubblicare i propri disegni bisogna iscriversi al forum con un log in, ma si possono caricare solo disegni che sono già presenti sul web, in un sito o ad esempio su Flickr).

In oltre mi piacerebbe indire un weekend di SketchCrawl a San Francisco, a cui invitare tutti i crawlers… Un fine settimana di corsi, laboratori e disegno in giro per la città. Spero riusciremo ad organizzarlo nei prossimi anni!


Grazie Enrico per questa bella idea che ha ispirato tanti disegnatori, professionisti e non, e che ho cercato di far conoscere anche a Napoli, durante le mostre di In viaggio col taccuino.


L'intervista originale è in inglese, su Urban Sketchers.

I risultati dell'ultimo Sketchcrawl si possono vedere sul forum. Oppure, in alcuni post su Urban Sketchers. Su Flickr, sotto il tag Sketchcrawl ci sono 2700 disegni!



In occasione del 25° Sketchcrawl, per Radio Popolare Marina Petrillo ad Alaska ha intervistato Miguel Herranz, Urban Sketcher a Bologna (la mano nella foto di Marina è la mia, durante una trasmissione in diretta da Riva del Garda).

Commenti

simo capecchi ha detto…
@Eduardo, purtroppo i miei link sono esclusivamente dedicati ai quaderni di viaggio, e anche su questo argomento, sono molto selettiva...