Paesaggi a Pescasseroli 1



Fine settimana nel Parco d'Abruzzo. Molti incontri interessanti, mentre M. faceva da attrazione, alle Scuderie Sipari.




Alcuni acquarelli in mostra, fuori e dentro ai taccuini. Qui sopra: la ex fabbrica di birra di Montenero Valcocchiara, il paese visto dalla collina di fronte e il Pantano, che ho più volte disegnato.





Tra i visitatori, persone di Pescasseroli e altri venuti apposta per la manifestazione in corso, mi sono intrattenuta variamente. Si è fermata una giovane traduttrice napoletana trasferita perchè la città è peggiorata e in paese si vive meglio, un architetto di Pescara che si occupa di marketing al quale la vista dei taccuini ha rianimato la sua antica passione, un signore che mi ha sgridato perchè non avevo disegnato il castello di Baia che invece è bellissimo (c'era, ma in una pagina nascosta!), due signore di mezza età che promettevano di ricominciare a disegnare a loro volta, una viaggiatrice di 90 anni, raffinata signora di origini napletane che mi ha detto cose commoventi e la nipote del Re afgano in esilio a Roma con la quale ho avuto una piacevole conversazione. Tre giorni a Pescasseroli senza turisti e con un bel freddo autunnale, niente male. Grazie agli amici di Coecin!

Commenti

4ojos ha detto…
¿Me engañan los ojos o lo que se ve en la foto de abajo son acuarelas enmarcadas? ¿Hechas tal vez en hojas sueltas?
clara ha detto…
Bella mostra¡. ¿Los marcos-vitrinas, son como los de Jaca?. Buen trabajo¡
simo capecchi ha detto…
Amici spagnoli, sempre davanti alla pantalla!! Enrique: sì, fogli sciolti, per l'occasione ho fatto i primi 10.
Clara: sì, le vetrine sono le stesse. E ti avviso che sono fragili! Qui era la quarta volta che le usavo e stanno per rompersi... Mostra molto piccola, ma con grande proiezione di immagini e video di miei taccuini a lato.
Maria Bonelli ha detto…
Gentile Simonetta Capecchi,
il suo blog mi ha catturata e la sua arte ispirata.
Ho letto il post sulle persone che ha incontrato a Pescasseroli e dalle sue parole ho colto il piacere che suscita il suo lavoro.
Molti si ripromettono di riprendere o cominciare a disegnare.
Bhé anch’io sono tra quelle.
Spero di incontrarla e di dirle personalmente grazie: dopo aver navigato “in viaggio col taccuino” ho anch’io un taccuino illustrato e un blog tutto mio.
Dal suo blog ho scoperto e partecipato alla staffetta di Mydetour 5x5 per Moleskine e Feltrinelli.
Al di là del formale “l’importante è partecipare” io effettivamente con quel taccuino depositato nella teca napoletana ho imparato tanto.
A lasciar andare innanzitutto.
Poi ho scoperto che disegnare significa duplicare quello che vedi, ma anche immaginare, creare, giocare, prendere contatto con una parte nascosta dentro se e darle voce, forma, colore.
Ho capito che quando hai qualcosa da tirar fuori, puoi cercare tanti modi per esprimerla, ma bisogna mantenere la promessa con se stessi e dire sempre quella stessa cosa.
Ho imparato che gli aspetti tecnici in un disegno o illustrazione rendono tutto più raffinato, ma che una volta acquisiti i tecnicismi (che io assolutamente non possiedo) si possono come dire ….superare, trasformare in fattori con cui giocare.
Una volta incarnate e oltrepassate le tecniche, qualsiasi opera diventa una creatura vivente.
Questo significa per me marciare su una strada che può portarmi a casa.
Grazie.
Maria Bonelli
simo capecchi ha detto…
Wow! Ben detto, Maria
hotel 3 stelle rimini ha detto…
belle immagini complimenti