Sabato era la giornata dedicata a Luciano Del Sette, ai diari privati che diventano pubblici attraverso il web e al film dei 1000 Journals.
Luciano Del Sette ha raccontato dei suoi diari, quelli personali e quelli tenuti per lavoro come corrispondente del Manifesto, di Atlante, di Corto Maltese o per per le guide CLUP, i quali
"combinavano le righe di scrittura con ritagli di giornale, biglietti da visita di alberghi e ristoranti, mappe disegnate da qualcuno, tabelle di orari di navi e autobus, indirizzi di persone che avrei dovuto incontrare più avanti nel viaggio. Erano, quindi, a tutti gli effetti, dei carnet di viaggio. Anche se questo genere narrativo per parole e immagini lo avrei scoperto solo di recente...".
Luciano ha citato uno dei grandi miti del viaggio, oggi in estinzione: "il Poste Restante, o Fermo Posta, che in effetti somigliava a un diario gigante: una bacheca sulla quale l’albergatore fissava con una puntina o del nastro adesivo le lettere che arrivavano. I viaggiatori ci lasciava indicazioni per chi sarebbe arrivato dopo di loro"
e i diari dei Long Distance Travellers: "diari così assolutamente intimi che a nessuno sarebbe mai venuto in mente di ficcarci il naso in assenza del padrone. Però una sbirciatina da lontano la davamo tutti e fu in quel modo un po’ indiscreto che scopersi come la forma dei miei diari appartenesse a un modello non codificato ma universale..."
Contemporaneamente però, nella sala a fianco a noi c'era l'appuntamento più atteso di Galassia, dedicato al ricordo di Fabrizia Ramondino. La sala era strapiena di amici e anche io avrei voluto esserci. Mi sono ricordata di una lunga visita guidata alla prima edizione di "In viaggio col taccuino" che nel 2006 ebbi l'onore di farle... Nella foto sopra, al centro, Andreas Müller (che con Fabrizia ha scritto Dadapolis), dopo l'incontro.
I visitatori, meno numerosi delle precedenti edizioni, sono stati pochi... ma buoni. La mia maggiore soddisfazione sono i fans del blog, quelli che se lo sono letto nelle sue pagine più nascoste, magari venuti apposta da un paese della Lucania e che si fermano a lungo a parlare con noi. Oppure i visitatori casuali, come un addetto alla sicurezza che si è comprato un taccuino vuoto, perchè guardando i Moleskine su Napoli, gli è improvvisamente venuta voglia di disegnare, anche se non l'aveva mai fatto!
Molti invece volevano comprarsi i taccuini originali, scambiandoli per riproduzioni.
Chissà se la Sindaca userà mai il taccuino che le abbiamo regalato. Certo molte cose sulla nostra città potrebbe raccontare...
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