Giorgio Maria Griffa e i fari

"Non sapevo nulla di questa vicenda... Una famiglia scozzese, gli Stevenson, progetta fari in Scozia per generazioni, dal '700 al 1900, con paziente pertinacia, attraverso anni di irragionevoli labirinti burocratici, disagi e ostacoli oggi impensabili. La pecora nera della famiglia, Robert Louis poi, uno dei pochi Stevenson a non costruire fari, scrive L'Isola del Tesoro e Lo Strano Caso del Dottor Jekyll e di Mr. Hyde, diventa più famoso degli altri Stevenson e fugge con i suoi polmoni malati verso il sole di Samoa…Si cominciano a collezionare vecchie cartoline di fari scozzesi dai siti d'aste on-line, francobolli di fari, stampe di naufragi... Quando ne sai abbastanza ma non troppo, quando mancano solo più gli odori e i colori, allora si va a vedere. I fari. Dopo l'automazione, i cottages dei guardiani sono ormai chiusi. Alcuni sono divenuti dei piccoli hotel, altri sono irraggiungibili ma tutti, di norma, stanno in posti bellissimi e arditi.
Una tavolozza simile li amalgama. Mare e cieli color pesce o tempesta. Terre rosse e colza gialla. Non c'è, già pronto, il color brughiera né il color pioggia. Occorre un po' di alchimia da fattucchiere. Manca anche la tinta erica o la nuance fumo di torba. Non ci sono tubetti di colore scozzesi così ho dovuto scegliere una marca di acquarelli inglese... Il viaggio poi si ricompone in studio..."

Giorgio Maria Griffa e Cristina Taverna saranno a Napoli, a Galassia Gutenberg, domenica 18 marzo, per raccontare "I fari degli Stevenson". Magnifica raccolta di acquarelli di Griffa anche qui.
Navigando col taccuino, Galassia Gutenberg, 16-19 marzo 2007, Stazione Marittima, Napoli.

Commenti

Anonimo ha detto…
conoscevo gia Griffa, ma non i bellissimi fari ,peccato non essere a Napoli!
Anonimo ha detto…
Visti dal vivo!
Acquerelli meravigliosi, atmosfere reali, paesaggio minuzioso.
Grande autore.