Enrique Flores, quaderni di viaggio e mappe

“Disegno per mestiere, preferibilmente la notte, a casa, da circa dieci anni. Illustro libri per bambini, classici per ragazzi e disegno per quotidiani e periodici. Ho disegnato anche qualche fumetto. Quando capita l’occasione, purtroppo meno spesso di quanto vorrei, prendo una valigia (piccola), la scatola degli acquerelli (piccola, anch’essa), un taccuino (preferibilmente un Windsor&Newton, con la copertina rigida, in formato A4) e mi metto in viaggio. Niente mi piace tanto come sedermi da qualche parte e disegnare quello che ho davanti. Per non disturbare le persone, preferisco disegnarle molto piccole e piuttosto dedicarmi agli edifici (meglio se antichi e disabitati), alle macchine, alle barche o agli alberi (per questi, ho molto ancora da imparare).Non amo viaggiare in Spagna, preferisco i luoghi dove ci sono molte cose che non capisco. Mi piace quando la gente si ferma a guardarmi o quando i bambini mi chiedono qualcosa, mentre a casa mia, dove ci hanno educato all’orgoglio e alla diffidenza verso il diverso, questo succede raramente.
Amo i disegni di Provensen, Ben Sahn, Muñoz, Sasek e di Paul Hogarth. Mi piacciono anche le mappe di Jacques Liozu”.


Nei suoi quaderni di viaggio Enrique inserisce testi, piccoli frammenti di biglietti e anche disegni che tracciano il percorso del viaggio. Recentemente ha creato un gruppo su Flickr per condividere con altri queste divertenti "mappe illustrate". Chi di voi, disegnatori e autori di carnet, non ne ha mai fatta una, reale o magari immaginaria?
Navigando col taccuino, Galassia Gutenberg, 16-19 marzo 2007, Stazione Marittima, Napoli.

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