I carnet di Simonetta Capecchi, Ludovico M. Fusco, Salvatore Grande, Ferruccio Orioli, Andrew Packard, giuseppe Zollo.
Il carnet di viaggio come diario intimo, uno strumento per osservare la realtà, un linguaggio per conservare ed esprimere le proprie emozioni. Sei autori, legati in vario modo alla città di Napoli, si dedicano agli acquerelli nei ritagli di tempo, nei fine settimana, durante i viaggi. Ognuno coltiva a suo modo l'abitudine a viaggiare col taccuino e ne possiede intere collezioni. Album a colori, con poche scritte, disegnati esclusivamente sul posto, senza altro scopo che il piacere personale, spesso velocemente, con l'urgenza di fissare un attimo prezioso. Oggetti privati mai usciti finora dai cassetti, esposti per testimoniare una passione che ci piacerebbe diventasse contagiosa.
In mostra Galassia Gutenberg, Napoli Castel dell'Ovo, dal 1 al 4 aprile 2006.
Il carnet di viaggio come diario intimo, uno strumento per osservare la realtà, un linguaggio per conservare ed esprimere le proprie emozioni. Sei autori, legati in vario modo alla città di Napoli, si dedicano agli acquerelli nei ritagli di tempo, nei fine settimana, durante i viaggi. Ognuno coltiva a suo modo l'abitudine a viaggiare col taccuino e ne possiede intere collezioni. Album a colori, con poche scritte, disegnati esclusivamente sul posto, senza altro scopo che il piacere personale, spesso velocemente, con l'urgenza di fissare un attimo prezioso. Oggetti privati mai usciti finora dai cassetti, esposti per testimoniare una passione che ci piacerebbe diventasse contagiosa.
In mostra Galassia Gutenberg, Napoli Castel dell'Ovo, dal 1 al 4 aprile 2006.
Commenti