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"I primi viaggi dei miei quadernetti erano dei picnic nella campagna e lungo i fiumi intorno a casa nostra, nello Yorkshire. Mio padre dipingeva, mentre mia madre preparava i sandwich. Dopo il pasto dipingeva anche lei. Da allora i taccuini mi hanno sempre accompagnato. Solo negli anni Sessanta ho scoperto i colori. Nell'acquerello è il rapporto tra l'acqua e la carta, la capacità di assorbire il colore e quanto è umida o secca l'aria, a decidere il risultato. L'intenzione dell'artista conta poco. Con la scatoletta e il quaderno in tasca puoi viaggiare comodamente. Catturare uno schizzo negli intervalli di lavoro o un istante del tramonto sulla via di ritorno a casa, non costa niente. Ci vuole una certa nonchalance…"
In mostra Galassia Gutenberg, Napoli Castel dell'Ovo, dal 1 al 4 aprile 2006.
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