Skechbooks: taccuini come laboratori creativi

La genesi di una creazione artistica, la nascita e l'elaborazione di un'idea è senza dubbio un processo interessante e poterlo osservare da vicino permette di comprenderne meglio l'esito, si tratti di un romanzo, di un libro illustrato, un oggetto di design, una costruzione, un fumetto o un graffito.
Le pagine dei taccuini sono da sempre il laboratorio ideale per creativi di ogni genere e mentre prima i quaderni si tenevano nel cassetto ora aumentano le pubblicazioni dedicate a più autori. Due nuovi libri collettivi si aggiungono ai numerosi titoli già esistenti in ligua inglese.



Sketchbooks: The Hidden Art of Designers, Illustrators & Creatives (Laurence King publishing, marzo 2009, p. 240, $ 30) di Richard Brereton (londinese, direttore di Graphics, che già aveva dedicato un numero a Diaries, notebooks + sketchbooks) raccoglie una quarantina di autori tra "designers, illustratori e creativi".



Gli autori sono molto eterogenei e l'accento è posto sul poter sbirciare il loro lavoro nascosto, le pagine segrete dove sviluppano idee in totale libertà. Il libro è arricchito dalle interviste sul modo di utilizzare i taccuini e su come gli schizzi si relazionano al lavoro finito.


Sketchbook: Conceptual Drawings from the World's Most Influential Designers (in uscita a maggio per Rockport Publishers, p. 194, $ 25) di Timothy O'Donnell, newyorkese e designer grafico lui stesso, raccoglie pagine dai taccuini di 35 tra i designers più influenti del momento per scoprire come sono arrivati a creare i lavori per i quali sono diventati famosi. In questa pagina i link a tutti gli autori e diverse immagini del libro, il cui intento è quello di "elevare questi taccuini - oggetti con un proprio valore visuale - da supporti effimeri a documenti importanti che consentono una preziosa incursione nel processo creativo".

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