Lago d'Averno. Una gita a sorpresa



- Vorrei avere un tuo acquarello.
- Non ne ho: disegno solo su taccuini. Andiamo insieme da qualche parte:
tu fotografi, io disegno e ci scambiamo il bottino.
- Allora ti porto in un posto, ma non ti dico dove.



Arriviamo alle vigne di Emilio. Ci sono nespoli, mandarini e limoni.
Una campagna curatissima. In cima alla collina passa la tangenziale.
A parte il rumore, questo è un Eden. Altro che discesa agli Inferi...



Faccio due acquarelli accostati, ci metto un sacco di tempo.
Vera scatta diverse foto. Eccone alcune.





Vera Maone fotografa dagli anni ottanta. Tra i suoi lavori fotografici ha pubblicato Bagnoli. Lo smantellamento dell'Italsider. E' socia fondatrice del Laboratorio Città Nuova e responsabile della Biblioteca Mazzacurati. Ha fornito immagini a L'Unità e collabora con Il Manifesto. In rete alcune foto: Terre e Solitudini. Altre ne metteremo su Flickr.



Il lago d'Averno (Pozzuoli) era collegato al mare da un canale navigabile. Esiste ancora un tunnel sotto la collina che porta invece a Cuma. Il "tempio" d'Apollo di cui si vedono i resti, era un importante edificio termale romano, di pochi metri più piccolo del Pantheon di Roma.