Christophe Verdier e l'Antartide

"Rimango stupefatto a guardare le iridescenze che si diffondono tra i pigmenti cristallizzati dal freddo. Bisogna ripensare interamente il modo di lavorare ed approfittare dei rari momenti di sole e senza vento del pomeriggio. Rientro comunque semicongelato dopo una o due ore trascorse immobile a cercare di disegnare o dipingere con i guanti… Un nuovo apprendistato!Tornati al dolce tepore dei locali i colori gelati sul foglio si sciolgono di nuovo e tendono a fondersi tra loro… Ed è spesso difficile evitare il disastro. Trascorso qualche giorno, la tecnica si perfeziona. Dopo aver disegnato all’esterno passo a astendere i colori nel comfort del piccolo ufficio dell’edificio 42 trasformato per l’occasione in uno studio d’artista. Lavoro consultando appunti che ho preso e che descrivono le diverse sfumature, e contando sulla affidabilità della mia memoria visiva".
Ho incontrato Christophe alla Biennale di Clermont-Ferrand. Esponeva acquerelli fatti al seguito di una spedizione scientifica in Antartide, pubblicati in Francia e recentemente anche in Italia, dove "Antartide. Un estate al polo Sud" è uscito per EDT. Dello stesso autore, sono usciti in Francia anche altri carnet.
Ecco alcuni degli acquerelli che saranno esposti a Napoli a Galassia, dove sono invitati sia l'autore che il suo editore.
Navigando col taccuino, Galassia Gutenberg XVIII, 16-19 marzo 2007, Stazione Marittima, Napoli.

Commenti

Anonimo ha detto…
Brrrrrrrrrrrrrrrr! ¡Qué frío!
Unknown ha detto…
I was several times in DDU sleeping here...
Your drawing are fantastique!

When you was in DDU?
Did you travelled on L'Astrolabe with some crazy Italienne?

Antonio