Si potrebbe andare... allo zoo di Napoli



Mi guarda fisso per tutto il tempo del disegno,
ha lo sguardo allucinato di animale in gabbia.
In continuazione apre e chiude il becco, sembra voglia dirmi qualcosa.




"Mamma, andiamo a disegnare animali. Ci sono animali vivi, qui a Napoli?"



Così un sabato mattina andiamo allo Zoo. Gli zoo sono tristi.
Ma disegnare animali in movimento è un bellissimo esercizio.
Impariamo anche cose che non sapevamo.




Dopo il workshop di nudo con Pedro Cano, provo per la prima volta
a mettere in pratica le sue indicazioni: acquarello SENZA matita!
...di animali, che son pur sempre "nudi".




Mentre faccio una decina di ritratti,
M. mi sfida e ne fa addirittura 21!

Altre gite di mamma e bimbo, in cerca di animali da disegnare in città:
al
Museo di Zoologia e a quello di Paleontologia dell'Università di Napoli.

Commenti

papàchecco ha detto…
Veramente notevole! Io senza la faticosa e sofferta traccia a matita sono morto. 1000 e 1000 grazie per il commento.
Luc ha detto…
simonetta, ho iniziato a guardare i disegni ed ho pensato subito a pedro. si vede subito un salto nell'approccio alla pennellata. poi ho letto ed ho avuto conferma. brava, veramente. disegnare solo con l'acquerello è una vera sfida. tosta. molto tosta. ma che fa crescere. e e in più lo si fa con gli insegnamenti di un grande maestro, beh, c'è ancora più gusto. complimenti.
Luc
Anonimo ha detto…
C'est très joli tous ces animaux à plumes et à poils. Et l'art de l'aquarelle est là !
Bravo à Marcello pour ses dessins.
Amitiés,
Michel.
Anonimo ha detto…
M.
sei bravissimo e quando ti sembrerà che le parole possono bastare a descrivere il mondo ricordati di questo prezioso esercizio del disegnare.
simo capecchi ha detto…
Thanks, grazie, merci! Lo ammetto, è per ricevere commenti come i vostri che faccio tutte queste scansioni... Io, che invece raramente lascio commenti nei vostri blog. Grande è la rete, per la possibilità di condividere i propri percorsi e trovare incoraggiamenti a proseguire.
Alan ha detto…
A general comment. I found you via Urban Sketchers, and have visited your blog and your Naples sketchbook. Your work is beautiful.
----- ha detto…
Bello. Brava. Io non so disegnare a mano ma mi sarebbe piaciuto moltissimo. Permettimi una sana ammirazione/invidia. Complimenti
Anonimo ha detto…
Ci sono tanti animali vivi a Napoli!
Matita: non dimenticarla nel fratempo, eh?
Anonimo ha detto…
carlo ,frequento saltuariamente, ma avidamente, questo sito perchè sono convinto che tutti sappiano e possano disegnare. Dove trovare altre dichiarazioni d'amore al " meraviglioso urbano"?
Simonetta ci indica proprio la posibilità per tutti/e a non voler rinunciare a questo piacere.
Il poi " metterlo in mostra" è questione che apaprtiene alle singole sensibilità dei.... disegnatori
----- ha detto…
Grazie antonello. Lo so che tutti abbiamo le nostre capacità. La mia è una situazione un po diversa. Io sono nato mancino ma a sei anni mi obbligarono a diventare destro e tuttoggi scrivo di destro. Naturalmente ne è conseguito uno sbilestramento totale nello scrivere. Con gli anni a scuola mi sono migliorato fino ad arrivare ad avere una bella calligrafia, ma sento che è costruita, non naturale. La mia passione per la rappresentazione visiva dei miei pensieri però non è stata cambiata e nonostante tutto sono diventato un ottimo disegnatore con squadre e righelli (sono disegnatore tecnico) però, a mano libera sono veramente un disastro e nonostante tutto mi sento artista dentro, ecco perche ammiro le belle opere come quelle di Simonetta.
edilavorochefai ha detto…
posso dire che la zebra di M è fantastica?
:)

ilaria
Anonimo ha detto…
Scusa Simonetta, se uso ancora una volta, la tua lista dei commenti per invitare Carlo a disegnare. Carlo tu puoi farlo; non devi “ provarci”. Il perché è proprio nella tua “ storia di scrittura”. Ci sarebbe molto da dire su quanto la scuola possa essere stata crudele ( e idiota). Oggi forse tali forme di “ controllo sociale” non ci sono più. Meglio sono state sostituite e aggiornate. Ma tu, come racconti, hai saputo costruire il tuo modo di scrivere. Getto sguardi indiscreti sui disegni di Simonetta e dei suoi amici proprio perché, in ognuno di loro, ricerco e riconosco proprio questo essersi saputi dotare di un “tratto” capace di restituirci quello che vediamo e disegnando sogniamo con la nostra immaginazione. Siamo noi i soli disegnatori dei nostri sogni. Perché rinunciarci ? In ogni tratto di penna che facciamo ci sono più cose di quelle che crediamo di riuscire a vedere. Per questo il disegno è venuto prima della parola. Ci possono chiudere la bocca o, come ha fatto a te un/a maestro/a criminale, farci cambiare la mano,ma non la voglia di vedere e la necessità del narrare per immagini. Buon lavoro antonello.
simo capecchi ha detto…
M. ed io ringraziamo tutti - many thanks Alan!
Carlo: sono mancina e per fortuna, quando hanno provato a correggermi, i miei genitori mi hanno cambiato scuola. La mano del diavolo, diceva mia nonna... Una delle mie preoccupazioni adesso è che i miei figli non vengano "spenti" dai loro insegnanti. Esporli un po' sul blog serve anche a questo.